Comunità educativa a dimensione familiare

Per consultare le modalità di accesso a tali servizi, accedere alla Carta dei Servizi.

DESCRIZIONE

La comunità educativa a dimensione familiare costituisce una proposta educativa integrativa alla famiglia. Ospita minori per i quali non è al momento praticabile l’affido.

ATTIVITA’

La comunità assicura il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno. L’equipe che opera nel servizio mette in atto azioni volte a dare risposta ai bisogni dei minori, alla realizzazione del piano individuale, al rientro nei propri contesti familiari, ovvero alla realizzazione di programmi di affido o di adozione.

REQUISITI STRUTTURALI E RICETTIVITA’
La comunità educativa a dimensione familiare deve:

- essere dotata di cucina e di locale per il soggiorno/pranzo;

- essere dotata di camere da letto singole (superficie minima 9 mq) o doppie (superficie minima 14 mq) per gli ospiti, distinte da quelle riservate al personale; in caso di camere da letto con metratura pari ad almeno 18 mq, per motivate esigenze educative (es. presenza di più fratelli/sorelle) è possibile prevedere il terzo letto, comunque compreso nella ricettività massima consentita; 

- essere dotata di due servizi igienici.

La ricettività massima è di 6 minori, di età compresa tra i 4 ed i 13 anni. Anche in aggiunta alla ricettività massima autorizzata, la comunità può accogliere non oltre un minore, al verificarsi di uno dei seguenti casi:
a) accoglienza di fratelli;
b) superiore interesse del minore;
c) impossibilità, in casi di emergenza, a collocare il minore altrove.

Nei casi di cui alle lettere b e c, la permanenza del minore non può superare i tempi previsti per la comunità di pronta e transitoria accoglienza e l’emergenza viene dichiarata dall’autorità che ne dispone il collocamento nel servizio.

Nei casi di cui alla lettera a, la durata della permanenza del minore è stabilita dal PEI.
Lì dove il minore ha età inferiore ai 4 anni, il servizio deve assicurare la convivenza di uno dei due educatori di riferimento.
La comunità educativa di tipo familiare può ospitare minori diversamente abili nei limiti del quaranta per cento della ricettività massima.

REQUISITI ORGANIZZATIVI E FUNZIONALI
La comunità ha caratteristiche funzionali ed organizzative orientate al modello relazionale familiare. Essa assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione
educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, coinvolgimento dei minori in tutte le stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione. La comunità assicura la presenza della seguente documentazione nel rispetto della normativa sulla privacy:

- progetto educativo generale del servizio;
- progetto educativo individualizzato e cartella personale, per ciascun minore accolto;
- documentazione di ingresso per ciascun minore con relazione sociale da parte dei servizi sociali territoriali, eventuale relazione psicologica, scheda sanitaria     eventuali provvedimento dell’autorità giudiziaria, documenti amministrativi e anagrafici;
- registro delle presenze del personale, con l’indicazione dei turni e delle relative mansioni;
- quaderno giornaliero delle consegne e delle informazioni tra operatori.



Ufficio di Piano Ambito S5
Via La Carnale, 8
84131 Salerno
PEC: protocollo@pec.comune.salerno.it
Fax. 089 661 306

Torna su