DESCRIZIONE
Servizio residenziale a prevalente accoglienza alberghiera (ai sensi del DM. 308/01) caratterizzato da media/alta intensità assistenziale e medio/alto livello di protezione per persone ultrasessantacinquenni autonome e semiautonome. La casa albergo eroga prevalentemente servizi socio-assistenziali a persone ultrasessantacinquenni, con ridotta autonomia ed un elevato bisogno di assistenza alla persona, che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse e che per loro scelta, per solitudine, per senilità o altri motivi, preferiscono avere servizi collettivi in grado di offrire garanzie di protezione nell’arco della giornata. La finalità della casa albergo è quella di garantire agli anziani ospiti adeguate condizioni di vita e di limitare il rischio di isolamento sociale ed affettivo e le conseguenti implicazioni sul livello di autonomia.
Il servizio può essere ubicato nella medesima unità abitativa in cui sono presenti altri servizi, secondo quanto riportato nella sezione sui requisiti strutturali.
ATTIVITA’
- Erogazione servizi alberghieri inclusivi della somministrazione pasti;
- attività di aiuto alle persone e di supporto nell’espletamento delle funzioni e delle attività quotidiane, sia diurne che notturne;
- assistenza tutelare e di segretariato sociale;
- attività a sostegno dell’autonomia individuale e sociale tese a raggiungere il miglior livello possibile di qualità della vita dell’ospite attraverso la valorizzazione delle capacità organizzative e dei processi decisionali;
- laboratori abilitativi, ricreativi o espressivi;
- eventuali prestazioni sanitarie anche di tipo infermieristico in funzione delle esigenze degli ospiti di cui al D.M. n. 308/2001, allegato A, sezione: Strutture residenziali a prevalente accoglienza alberghiera.
RICETTIVITA’
Massimo 64 utenti divisi in moduli da massimo 16 posti letto.
REQUISITI STRUTTURALI
Alloggi
I moduli costituiscono più comunità autonome all’interno del servizio, con la presenza di almeno uno spazio dedicato ad attività di aggregazione per gli ospiti presenti in ciascun modulo. Il servizio deve essere dotato di camere da letto singole o doppie. La superficie minima delle camere da letto non deve essere inferiore:
- per la camera singola, a undici metri quadrati di superficie netta ad esclusione dei servizi igienici;
- per la camera doppia, a sedici metri quadrati di superficie netta ad esclusione dei servizi igienici.
Ogni camera da letto deve contenere uno o due letti (in corrispondenza della testata del letto che deve essere sempre appoggiato alla parete, in modo tale da consentire facili spostamenti agli ospiti e al personale sugli altri tre lati del letto, deve essere disposto un campanello di chiamata), un tavolino da notte per letto, un mobile armadio, un tavolo scrittoio con una sedia, una poltroncina per ogni letto. Gli alloggi devono essere sufficientemente spaziosi da permettere all’anziano di scegliere di consumarvi i pasti, accudire le proprie faccende domestiche e di trascorrere il proprio tempo libero al suo interno. Ogni camera da letto deve essere dotata di un locale per i servizi igienici. Il locale servizi igienici deve contenere il vaso, il bidet o in alternativa una doccetta flessibile a parete, il lavabo (del tipo a mensola) e la doccia con sedile (ricavata a livello del pavimento e dotata di apparecchio a telefono con flessibile); il locale, di dimensioni tali da consentire l’ingresso e la rotazione di una carrozzina, deve essere allo stesso livello della camera da letto e dotato di un campanello di allarme di corrimano di sostegno all’altezza di
cm. 80 dal pavimento; la porta del locale deve aprirsi verso l’esterno e deve avere una larghezza minima di cm. 85. Ogni modulo, deve inoltre essere dotato di un locale opportunamente arredato per ospitare il personale in servizio notturno con bagno annesso.
Ambienti per Servizi Collettivi comuni a tutti i moduli
Il servizio deve comprendere:
- cucina e dispensa. Il servizio centrale di cucina deve essere tale da contenere tutto quanto occorre per la preparazione dei pasti in relazione ai posti totali del servizio. L’attrezzatura da cucina deve comprendere almeno un lavello e un doppio bacino con scolapiatti, un piano di cottura, un piano di lavoro, un frigorifero. Si possono prevedere anche servizi appaltati o convenzionati all’esterno. Qualora i pasti provengano da un servizio appaltato all’esterno deve essere previsto un apposito locale adatto allo sporzionamento, al servizio e all’eventuale riscaldamento dei cibi, dotato di uno spazio idoneo al lavaggio ed al la custodia delle stoviglie;
- sala pranzo. Essa deve essere ubicata in uno o più locali appositamente attrezzati. La dimensione della sala deve essere tale da contenere un minimo di posti pari a quello degli/lle ospiti del servizio;
- spazio multivalente. Il servizio deve prevedere uno o più locali destinati alle attività giornaliere e ricreative, in cui tutti gli ospiti dei diversi moduli possono incontrarsi;
- ambulatorio. Locale per consultazioni e visite mediche periodiche;
- servizi igienici. Almeno due locali per servizi igienici collegati agli ambienti per servizi collettivi, di cui almeno uno, di dimensioni tali da consentire l’ingresso e la rotazione di una carrozzina, che deve essere allo stesso livello delle altre camere, dotato di un campanello di allarme, di corrimano di sostegno in acciaio all’altezza di cm. 80 dal pavimento e deve contenere il vaso, il bidet, il lavabo (del tipo a mensola) e la vasca con sedile;
- spazio lavanderia. Devono essere previsti gli spazi necessari e adeguati alle necessità dell’utenza per assicurare la raccolta, il lavaggio, la stiratura, il rammendo e la distribuzione della biancheria sporca e pulita, salvo affidamento all’esterno del servizio lavanderia;
- ascensore. Nelle strutture distribuite su più di un piano, deve essere installato almeno un ascensore di dimensioni tali da consentire l’accesso di una carrozzina per disabili;
- corridoi. I corridoi devono avere larghezza minima di 1,40 m., o, in alternativa, larghezza minima di 1 m. con allargamenti atti a consentire l’inversione di marcia da parte di persone su sedia a ruote (art. 8.1.9 del DM 236/89). I corridoi non devono presentare gradini e devono essere dotati di corrimano;
- scale. Esse devono essere dotate di gradini con una pedata minima di 30 cm., di un’altezza massima di 16 cm. e di corrimano almeno su un lato. Eventuali gradini di accesso alla casa devono essere affiancati da una rampa percorribile con carrozzella.
Il servizio può essere ubicato nella medesima unità abitativa in cui è collocata una RSA socio-sanitaria, un centro diurno socio-sanitario, una comunità tutelare per persone non autosufficienti, un centro sociale polifunzionale per anziani, un centro sociale polifunzionale per disabili, salvo quanto diversamente stabilito dalla normativa sanitaria.
In tal caso gli ambienti per servizi collettivi che possono essere condivisi tra le suddette strutture sono i seguenti, ferma restando la necessità di organizzare turni di attività qualora la capienza di alcuni locali non consenta la compresenza di tutti gli ospiti:
- cucina e dispensa;
- spazio multivalente;
- ambulatorio;
- palestra;
- i servizi igienici ulteriori rispetto ai due previsti come standard minimo.
REQUISITI ORGANIZZATIVI E FUNZIONALI
I soggetti interessati presentano domanda di accesso al servizio, personalmente o attraverso un componente della famiglia o della rete di aiuto formale o informale. Ai fini dell’ammissione ai servizi e per la predisposizione di adeguato piano individuale di intervento, i soggetti gestori provvedono alla valutazione globale della situazione del soggetto richiedente, e particolarmente del suo livello di autonomia, avvalendosi di propria equipe professionale. L’equipe professionale, acquisita apposita certificazione del medico di medicina generale del richiedente sul suo stato generale di salute ed eventuali trattamenti sanitari seguiti, valuta, attraverso la raccolta di documentazione sociale riguardante il soggetto, attraverso il metodo dell’indagine socio-ambientale, infine attraverso l’utilizzo di scale di valutazione validate, ovvero di strumenti anche sperimentali di valutazione adottati dalla Regione Campania, il livello di autonomia del soggetto richiedente e i suoi bisogni assistenziali. La medesima equipe provvede alla elaborazione di un piano individuale di assistenza.
Se la persona è inviata al servizio dal comune di residenza, la valutazione e la certificazione della sua condizione e del livello di autonomia, e la conseguente predisposizione del piano individuale di assistenza, sono svolte dall’equipe professionale, di concerto con il servizio sociale del comune inviante.